Assoimprenditori Alto Adige condivide la valutazione sostanzialmente positiva che Confindustria ha espresso in merito all’intenzione del Governo di alleggerire la pressione fiscale sulle imprese ed introdurre semplificazioni. Riduzioni e semplificazioni fiscali sono urgentemente necessarie per migliorare la competitività internazionale dell’economia italiana. Visto che secondo il Governo la riduzione programmata delle aliquote fiscali non dovrebbe complessivamente portare ad alcuna perdita in termini di entrate fiscali, sono comunque nuovamente previste misure per ampliare la base imponibile, quali ad es. la limitata deducibilità degli interessi passivi. In questo modo si corre il pericolo che per alcune imprese possa esserci addirittura un aumento della pressione fiscale.

Assoimprenditori Alto Adige e Confindustria insistono a richiedere di ridurre le imposte per stimolare la crescita dell’economia. L’Italia non può fare a meno di seguire l’esempio di altri Stati europei, dove sono già state prese decisioni coraggiose, a cominciare dalla Germania che dal primo di gennaio dell’anno prossimo ridurrà di nove punti l’aliquota fiscale sulle imprese. La riduzione dell’IRES prevista in Italia è un primo importante passo per rimanere al passo degli altri paesi ad alto tasso di sviluppo. Parallelamente alle riduzioni fiscali sarebbe necessario intervenire sul versante della spesa, attuando tagli e risparmi, si legge in una nota di Assoimprenditori.

Il Presidente di Assoimprenditori Christof Oberrauch (Durst e Alupress Spa) ricorda la particolare situazione in cui si trovano le aziende altoatesine, che si devono misurare quotidianamente con i concorrenti della vicina Austria ed in paesi stranieri più lontani. La riduzione dell’IRAP di un punto percentuale annunciata dalla Giunta provinciale e la riduzione dell’IRES a livello statale rappresentano segnali importanti a favore della localizzazione Alto Adige; a questi interventi devono però seguirne altri. Anche la stessa Giunta provinciale deve fare qualcosa – ad es. ridurre l’IRAP dell’altro mezzo punto percentuale, come è nelle sue possibilità – ed insieme ai rappresentanti politici a Roma intervenire nei confronti del Governo affinché venga in generale ridotta la pressione fiscale e si arrivi al livello di Austria e Germania. In Italia e, quindi, anche in Alto Adige le aziende arrivano ad essere tassate fino al 70 percento con IRAP e IRES, mentre in Austria le imprese versano al massimo il 25 percento ed in Germania presto pagheranno meno del 29 percento.