Brennercom Spa, Bel Srl ed Iveco DV Spa: queste sono tre aziende altamente tecnologiche ed innovative di Bolzano che alcuni politici della Provincia e della Città di Bolzano hanno recentemente visitato, insieme a collaboratori dell’Ufficio provinciale Industria, nell’ambito dell’iniziativa di Assoimprenditori Alto Adige “L’Alto Adige come parco tecnologico”.

“Non fermarsi mai”: con queste parole l’amministratore delegato di Brennercom, Karl Manfredi, ha descritto il suo credo in cui egli vede tra l’altro anche la base del successo aziendale. Grazie alla propria infrastruttura ed alle reti di prossima generazione in Alto Adige ed in Trentino la Brennercom è l’azienda di telecomunicazioni leader per le soluzioni personalizzate nell’area business, ha sottolineato Manfredi. Determinanti a tale scopo sono gli ampi servizi di assistenza al cliente che vengono sviluppati e migliorati di continuo. In azienda svolge, pertanto, un ruolo centrale l’innovazione di processo, in altre parole, si continua a lavorare per fare le cose in un altro modo. Nel 2010 la Brennercom ha raggiunto un fatturato di 25 milioni di Euro ed occupa attualmente circa 100 dipendenti.

Anche alla Bel Srl, specializzata nella stampa di etichette autoadesive, l’innovazione di processo ha un significato fondamentale. “I nostri sono prodotti personalizzati e ciò nonostante la pressione dei costi è estremamente alta. Per resistere abbiamo bisogno di fare innovazione di processo con il chiaro obiettivo di adeguare il prodotto di base alle esigenze dei clienti”, ha spiegato Michele Libori che insieme alla sorella Nicoletta ed a Mauro Bampi gestisce l’azienda e ne rappresenta la seconda generazione. Soltanto circa il sette percento delle etichette vengono fornite ad aziende altoatesine, il 25 percento della produzione viene esportato ed il resto è distribuito nelle altre province italiane. Per la Bel, che occupa 45 persone e nel 2010 ha avuto un fatturato di circa otto milioni di Euro, l’internazionalizzazione è, quindi, ormai da tempo una realtà.

Di tutt’altra dimensione è l’Iveco DV: nello stabilimento di Bolzano, che si estende su una superficie di 126.000 mq, sono infatti occupate 930 persone. L’internazionalizzazione e l’innovazione sono per l’azienda della zona produttiva di Bolzano quanto mai importanti: “Ogni cliente richiede il proprio specifico prodotto con caratteristiche speciali. Realizziamo, pertanto, un prodotto di base che viene poi personalizzato in base alle richieste del cliente”, ha spiegato agli ospiti il General manager, Pietro Borgo. L’attività di ricerca e sviluppo è affidata ad un team di 100 collaborati interni, a cui se ne aggiungono quasi altrettanti esterni. “Il nostro è un prodotto altamente tecnologico. Per poter produrre, dobbiamo continuare a migliorare e sviluppare qualcosa di nuovo. Per questo motivo nel 2011 investiremo in ricerca e sviluppo circa 45 milioni di Euro”, ha sottolineato Borgo.

Anche l’Assessore provinciale Roberto Bizzo è rimasto favorevolmente impressionato dalle tre aziende, così diverse, ma comunque accomunate dall’impegno nel fare innovazione: “In Alto Adige abbiamo una grande molteplicità di aziende innovative. Per poterle sostenere ancora meglio, la Giunta provinciale ha, quindi, deciso di finanziare anche l’innovazione di processo, oltre a quella di prodotto”.

Con l’iniziativa “L’Alto Adige come parco tecnologico”, che si sta svolgendo in queste settimane, Assoimprenditori intende offrire ai rappresentanti politici ed ai loro più stretti collaboratori la possibilità di visitare aziende high-tech altoatesine e confrontarsi in prima persona con i rispettivi imprenditori e manager.