Comunicato stampa Collegio Costruttori - L’edilizia si trova in una situazione difficile; lo confermano anche i dati del recente rapporto mensile dell’Istituto di Ricerca Economica della Camera di commercio. Per sostenere le imprese del settore, nei mesi scorsi la Giunta provinciale altoatesina ha intrapreso alcune misure concrete, quali ad esempio l’anticipazione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni sulla prima casa oppure la revisione del “bonus energia”. Ma queste misure non bastano. Bisogna avviare un dibattito su come regolare in futuro l’urbanistica e l’edilizia abitativa agevolata.

“E’ necessario ed urgente prendere in mano ed aggiornare le leggi provinciali sull’urbanistica ed in materia di edilizia abitativa agevolata perché non rispondono più alle attuali esigenze della popolazione locale. Nel corso degli anni si è creato un tale groviglio legislativo in cui quasi nessuno riesce ad orientarsi”, sottolinea il Presidente del Collegio dei Costruttori edili, Thomas Ausserhofer (Unionbau Srl).

“Innanzitutto bisogna eliminare il convenzionamento perenne che rappresenta un freno agli investimenti ed uno scoraggiamento per la popolazione altoatesina. Le condizioni del convenzionamento perenne non sono più sostenibili e devono essere adattate a quelle dell’edilizia agevolata”, precisa Ausserhofer. L’accesso ai terreni deve essere garantito parimenti a tutti gli aventi diritto, come avviene in Tirolo e nel Veneto. La svendita del territorio, contro cui il Collegio Costruttori si esprime con fermezza, può essere evitata anche con altri sistemi.

Una misura che potrebbe effettivamente aprire in Alto Adige nuove strade verso una moderna politica della casa è il modello del risparmio edilizio, il cosiddetto “Bausparen”, già applicato con successo in altre zone: “Questa novità rappresenta soprattutto per le giovani famiglie un’interessante forma di sostegno e per l’edilizia locale uno stimolo, particolarmente importante in questo difficile momento economico, per superare la crisi”, commenta il Presidente Ausserhofer. Già nel 2011 l’allora Giunta provinciale si era confrontata sulle diverse forme di risparmio edilizio; in maggio 2013 è stato poi sostanzialmente deciso di introdurre questa misura in Alto Adige ed adeguare di conseguenza la legge sull’edilizia abitativa agevolata, ma fino adesso non sono seguiti passi concreti. “Visto che i cittadini devono costruire il proprio risparmio, accantonando i fondi da investire poi nell'alloggio, non si capisce perché si stia aspettando così a lungo per emanare le necessarie norme di attuazione”, conclude Thomas Ausserhofer.