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Jobs Act: assumere diventa più semplice
Comunicato stampa - Con il Jobs Act approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, la regolamentazione del mercato del lavoro in Italia si adegua finalmente a standard europei. “Grazie alle novità introdotte dalla riforma, per le aziende italiane ora sarà più facile assumere”, commenta soddisfatto il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan.
Il Jobs Act introduce una serie di semplificazioni, fissa regole e tempi certi, ma soprattutto rende il contratto a tempo indeterminato molto più appetibile per le aziende. “Accanto alla decontribuzione prevista per le nuove assunzioni e l’esenzione Irap del costo del lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato, questa riforma sosterrà le aziende nella creazione di nuovi posti di lavoro”, è sicuro il presidente di Assoimprenditori. Le imprese sono pronte a fare la propria parte, come dimostrano gli ultimi dati relativi a dicembre, quando in Italia sono stati creati oltre 93mila nuovi posti di lavoro. “Siamo fiduciosi che con le nuove regole si possa fare anche meglio”, è ottimista Pan, che ricorda i successi di riforme del lavoro improntate ad una maggiore flessibilità in altri Paesi europei come Germania, Spagna o Irlanda. Il presidente di Assoimprenditori ribadisce inoltre che nella storia recente dell’Alto Adige non c’è stato un solo anno in cui siano stati persi più posti di lavoro rispetto a quelli creati. “Il continuo aumento degli occupati dipendenti dimostra che le imprese locali sono ben consce del loro ruolo sociale”.
Pan sottolinea l’assoluta necessità della riforma: “In Italia il numero dei disoccupati è salito oltre i 3 milioni e un giovane su quattro non studia né lavora. In questa situazione era indispensabile intervenire per creare nuova occupazione: la bomba ad orologeria rappresentata da una disoccupazione giovanile superiore al 40% va disinnescata al più presto”.
Particolare apprezzamento viene espresso per il recepimento dell’apprendistato sul modello tedesco. “Ci siamo impegnati molto a livello di Confindustria e con i vari rappresentanti politici per evidenziare la bontà di questo modello, vero motore per l’occupazione giovanile. Siamo soddisfatti che ora il sistema duale abbia trovato un riconoscimento legislativo e continueremo a dare il nostro contributo per aiutare le altre regioni italiane a metterlo in pratica”, chiude Pan.
Su youTube un commento di Emmanuele Massagli, Presidente di ADAPT e dottore di ricerca in diritto delle relazioni di lavoro presso l'università di Modena e Reggio Emilia.