Comunicato stampa - La Germania e l’Italia sono i due più importanti paesi industriali all’interno dell’Unione Europea: la collaborazione tra queste due nazioni diventa, quindi, di particolare rilevanza per rafforzare la casa comune europea in questo periodo contrassegnato da grandi sfide economiche e sociali.

Così il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan: “Unire le forze e individuare una strategia comune diventa sempre più indispensabile per affrontare le prossime sfide. E’ in gioco il futuro dell’Europa. Sarebbe folle sacrificare oltre settant’anni di pace che hanno permesso di fare di questo continente l’area economica più forte e quella con le migliori prestazioni sociali a livello mondiale sull’altare di interessi individuali di singoli Stati. L’Unione Europea ha contribuito a rafforzare gli scambi commerciali tra i diversi Paesi, a farci diventare una società più aperta, a portare avanti lo sviluppo scientifico e tecnologico che migliora in maniera decisa la nostra qualità della vita. L’obiettivo comune è, quindi, questo: l’Europa rappresenta pace e benessere. Dare il nostro contributo fungendo da piattaforma di incontro tra il mondo di lingua italiana e quello di lingua tedesca non è solo un privilegio, ma anche un dovere”.

Dal Business Forum di Bolzano tra “Bund Deutscher Industrie” e Confindustria sono nate una serie di iniziative e momenti di confronto concrete, l’ultima delle quali si è svolta ieri (9 febbraio 2016) a Roma presso l’ambasciata tedesca di Villa Almone. Su invito dell’Ambasciatore Susanne Wasum-Rainer si è svolto un dibattito con Michael Hüther, direttore dell’”Instititut der deutschen Wirtschaft” di Colonia e Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, al quale ha partecipato anche Stefan Pan. “Come possono contribuire l’Italia e la Germania per rafforzare la crescita economica e quindi la stabilità dell’intera UE? In che modo le due economie possono completarsi a vicenda? Come devono trasformarsi le imprese per reagire alle sfide globali? Le possibili risposte a queste domande vanno tutte in una direzione: solo con un’Europa più unita e più forte saremo in grado di affrontare le sfide future, le soluzioni individuali sono tutte destinate a fallire”.

10 febbraio 2016