Comunicato stampa - Sono stati diffusi oggi (11 marzo 2016) i dati relativi al commercio estero del 2015. Nel corso dell’ultimo anno, le imprese altoatesine sono riuscite ad esportare merci per circa 4,4 miliardi di euro (più 9,8 per cento rispetto al 2014), valore mai raggiunto in passato. “Questo dato conferma la forza delle nostre imprese ed allo stesso tempo sottolinea che l’export è sempre più fondamentale per la nostra economia: l’apertura e la raggiungibilità del nostro territorio sono requisiti indispensabili per continuare a competere a livello internazionale”, sottolinea il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan.

Circa l’80 per cento delle esportazioni complessive dell’Alto Adige vengono generate dal settore manifatturiero, ma anche altri settori, come ad esempio quello agricolo, si stanno aprendo sempre di più ai mercati internazionali. Ormai si possono trovare prodotti altoatesini in oltre 170 Paesi a livello globale. “Per mantenere occupazione e qualità della vita ai livelli elevati a cui siamo abituati, l’aumento delle esportazioni è decisivo. La produttività di collaboratrici e collaboratori è un punto di forza delle nostre imprese nel contesto internazionale, ma riguardo a fattori competitivi determinanti come il costo dell’energia, il peso fiscale e burocratico e la raggiungibilità, l’Alto Adige può ancora migliorare”, è convinto il Presidente di Assoimprenditori.

Un’eventuale chiusura dei confini al Brennero avrebbe sicuramente ricadute negative sul commercio estero; al contrario, un’accresciuta offerta di mobilità garantirebbe maggiore apertura contribuendo a rafforzare il territorio. “Abbiamo tutti tratto grandi vantaggi dal mercato unico europeo basato sulla libera circolazione di persone, servizi, merci e capitali. La strada su cui continuare a costruire il nostro futuro è quella di mettersi sempre più in rete col mondo, non quella dell’isolamento. Per questo sono necessarie moderne infrastrutture di collegamento che aiutino a superare barriere a tutti i livelli”, afferma Pan.

11 marzo 2016