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Sì all’Ecobonus, ma senza penalizzare le imprese
Comunicato stampa congiunto lvh-apa-Assoimprenditori Alto Adige - Misure a sostegno dei risanamenti energetici sono positive e necessarie. Le imprese valutano però con preoccupazione la norma che prevede che siano loro a dover anticipare i crediti d’imposta per conto dello Stato. In una conferenza stampa congiunta le associazioni economiche lvh.apa e Assoimprenditori Alto Adige hanno illustrato le possibili ricadute negative dell’articolo 10 del Decreto Crescita sulle aziende locali. I parlamentari altoatesini della SVP puntano ad una modifica della normativa.
Nonostante i numerosi pareri contrari provenienti dal mondo delle imprese, l'articolo 10 del Decreto Crescita è stato approvato. La norma prevede che le aziende che effettuano risanamenti energetici possano anticipare il credito d'imposta al cliente. Fino ad ora, il committente che effettuava interventi di efficienza energetica poteva detrarre fino al 65% dei costi sotto forma di crediti d’imposta in dieci anni. “Promuovere i risanamenti energetici è una misura positiva per favorire il risparmio energetico e rilanciare gli investimenti. Tuttavia, la normativa nella sua forma attuale non è sostenibile per l'economia locale. L’articolo 10 rischia di incidere sulla competitività e sulla liquidità delle nostre aziende”, ha sottolineato il presidente di Lvh.Apa Confartigianato Imprese Martin Haller alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Camera di commercio di Bolzano.
Anche il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige Federico Giudiceandrea ha richiamato l’attenzione su questo punto: “Negli ultimi anni, grazie anche agli incentivi fiscali per i risanamenti energetici, è stato registrato un aumento degli investimenti nell’edilizia privata e un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. Questo sviluppo è un fatto molto positivo, ma non deve andare a scapito delle imprese”.
Durante la conferenza stampa Barbara Michaeler Plaickner (Elektro Plaickner Srl) e Luis Oberrauch (Finstral Spa), hanno illustrato nella pratica conseguenze ed effetti della normativa e hanno fatto appello alla politica affinché adotti misure nell'interesse dell'economia.
Sul punto i due parlamentari Renate Gebhard e Dieter Steger si sono mostrati fiduciosi. Su richiesta delle associazioni economiche sono intervenuti più volte per chiedere una modifica dell'articolo. Questa richiesta sembra ora essere stata presa sul serio dal Governo. In un recente incontro il Presidente della Commissione Finanze al Senato, Alberto Bagnai, ha assicurato una possibile modifica entro l’autunno. “Un intervento in questa direzione rappresenterebbe un grande sollievo per le nostre aziende: in questo modo gli interventi di risanamento energetico potranno essere sostenuti con efficacia anche in futuro”, hanno concordato Giudiceandrea e Haller.