- Home
- stampa
- Mobilità nell'area dolomitica: presentato uno studio commissionato dalle associazioni industriali
Mobilità nell'area dolomitica: presentato uno studio commissionato dalle associazioni industriali
Un progetto o – come è stato definito – un “sogno” per meglio connettere i territori che vivono attorno alle Dolomiti all’insegna della sostenibilità.
È questo l’obiettivo dello studio che Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Belluno Dolomiti e Confindustria Trento hanno commissionato all’Università di Padova e che oggi è stato presentato in conferenza stampa in contemporanea dalle sedi delle tre Associazioni.
Le finalità del progetto sono state illustrate dai vertici delle associazioni, che hanno spiegato le ragioni di questa iniziativa congiunta e la “visione” che sta attorno a un modello che vede i territori dolomitici delle province di Belluno, Bolzano e Trento connessi tra loro e con le loro “terre alte” attraverso una rete stradale e ferroviaria più integrata ed efficiente. Il tutto in un’ottica di sostenibilità, attraverso l’introduzione di zone a traffico limitato (ZTL) in quota e l’utilizzo di mezzo sostenibili.
Lo spunto è offerto dalle Olimpiadi invernali del 2026, che interesseranno i territori oggetto dello studio, ma l’orizzonte è più ampio e si punta a un progetto che guarda al lungo termine.
Dichiarazione Heiner Oberrauch, presidente di Assoimprenditori Alto Adige: “Abbiamo la fortuna di vivere e lavorare in un territorio in cui il resto del mondo sogna di fare le vacanze. Questa bellezza va preservata, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di collegamenti moderni ed efficienti e di un sistema di mobilità sostenibile che garantisca competitività al nostro territorio. Da questo punto di vista le nostre imprese con le loro soluzioni innovative possono dare un contributo decisivo. Decisiva è anche la collaborazione con gli amici di Belluno e di Trento: le grandi sfide verso il futuro, la mobilità sostenibile è una di queste, possiamo vincerle solo insieme e fare squadra è il modo migliore per affrontarle".
Dichiarazione Maria Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti: “Le infrastrutture costituiscono un tema centrale per lo sviluppo della montagna. La collaborazione con le Associazioni di Trento e di Bolzano è importante perché per trattare la questione è necessario un approccio integrato fra territori contermini, uno sforzo condiviso di programmazione. Nell’area dolomitica, patrimonio Unesco, si tratta di un passaggio fondamentale, oserei direi strategico soprattutto se guardiamo al futuro, anche imminente. Belluno ha molto in comune con Trento e Bolzano: le Dolomiti certo, ma anche un patrimonio valoriale e di impresa unico, l’anima manifatturiera e la vocazione turistica. Non sfugge a nessuno, allo stesso tempo, che tra noi ci siano anche delle differenze macroscopiche se guardiamo al modello di governo che ha segnato spesso un solco tra questi territori così simili.”
Dichiarazione Fausto Manzana, presidente di Confindustria Trento: “Quello che mi preme ribadire oggi è in primo luogo che il lavoro che siamo andati a intraprendere corrisponde a un atto di responsabilità. Di fronte alla necessità, evidenziata nel dibattito pubblico, di allestire un ambiente idoneo alle Olimpiadi in programma nel 2026, le nostre Associazioni si sono chieste se non fosse il caso di adottare un approccio di più ampio respiro, nel tempo e nello spazio. Abbiamo condiviso con gli industriali dei territori confinanti l’opportunità di immaginare azioni utili a uno sviluppo sostenibile della montagna e abbiamo identificato una serie di interventi possibili e anzi auspicabili. Siamo, come d’abitudine, a presentare i risultati di questo processo alle nostre comunità, perché esse possano contribuire a definire i termini di una strategia in fase di costruzione. Il percorso fatto fin qui è infatti propedeutico a un lavoro di analisi più ampio, per il quale ugualmente sarà cruciale l’apporto di tutti gli stakeholder”.
I dettagli dello studio sono stati illustrati dal prof. Riccardo Rossi dell’Università di Padova, che ha elaborato lo studio con il suo team. Sono quindi intervenuti i responsabili del progetto per le tre associazioni: Hansjörg Jocher per Assoimprenditori Alto Adige, Paolo Mazzalai per Confindustria Trento e Vittorio Zollet per Confindustria Belluno Dolomiti.