Il “caso Twenty” a Bolzano dimostra una volta ancora quanto siano importanti regole chiare e certezza del diritto. Senza voler entrare nel merito della sentenza, Assoimprenditori Alto Adige sottolinea il rischio che tempistiche decisionali eccessivamente lunghe possano allontanare gli investimenti.

Assoimprenditori non commenta la sentenza, ma pone una chiara richiesta: “C’è bisogno di certezza del diritto e regole univoche. Altrimenti si mettono a rischio gli investimenti” 
Quando si decide di fondare un’impresa o di effettuare dei nuovi investimenti, va sempre messo in conto un certo grado di rischio d’impresa. Ma non è accettabile che processi autorizzativi si protraggano per decenni. E non è accettabile che delle imprese prima ricevano autorizzazioni e permessi e su tali premesse sviluppino le proprie attività, per essere poi costrette anni dopo a dover chiudere, perché queste stesse autorizzazioni, concesse dagli uffici competenti, vengono revocate.

Imprese, ma allo stesso modo anche i cittadini, hanno bisogno di regole chiare che permettano la possibilità di pianificare investimenti. Senza questo presupposto si corre il rischio che questi investimenti vengano realizzati altrove o che non vengano effettuati per nulla. Al contrario, procedure trasparenti e rapide incentivano gli investimenti di famiglie e imprese e rafforzano la business location anche nella sua competitività internazionale.

Il caso Twenty dimostra, infine, quanto sia importante una normativa urbanistica univoca per le zone produttive. Questo è anche il motivo per cui Assoimprenditori per queste aree chiede da sempre un utilizzo esclusivamente ad uso produttivo, al di fuori delle eccezioni di legge già previste.