Con la nuova classificazione delle cooperative da parte degli uffici del catasto adesso vengono esonerate dal pagamento dell’ICI in particolare le cooperative agricole. Nasce, quindi, spontanea la domanda, perché per la frutta nei magazzini privati debba essere pagata l’ICI, mentre per la stessa frutta nei magazzini delle cooperative non si debba versare l’imposta comunale sugli immobili, si legge in una nota di Assoimprenditori Alto Adige.

“Da un certo periodo ed in misura sempre crescente l’industria alimentare altoatesina sta soffrendo di un trattamento di concorrenza sleale delle cooperative agricole a causa di una serie di privilegi fiscali statali di cui queste godono. Chiediamo, quindi, che l’industria alimentare venga trattata nello stesso modo delle cooperative agricole in quanto sul mercato dobbiamo poter lavorare alle stesse condizioni” afferma Stefan Pan (Pan Surgelati Srl, Laives), Presidente della Sezione alimentari di Assoimprenditori Alto Adige.

Già alcuni mesi fa Assoimprenditori si era rivolta per iscritto ai parlamentari altoatesini ed ai politici provinciali con la richiesta che sia fatto tutto il possibile affinché in una terra di confine come l’Alto Adige non venga sempre più peggiorata la situazione dell’industria alimentare, che vede messa in pericolo la sua stessa esistenza a causa della pressione della concorrenza a livello internazionale e dell’evidente svantaggio nei confronti delle cooperative agricole. Come punti, in cui si verifica un trattamento non paritario, è stato citato ad esempio: le differenze nel calcolo dell'Irap, il sistema IVA semplificato valido per le cooperative, il trattamento di favore nelle imposte di registro, ipotecarie e catastali, le aliquote IVA agevolate per la cessione di energia elettrica e di metano e le agevolazioni per gli oneri sociali e le quote Inail. E tantomeno si può tollerare che le aziende alimentari, che investono ad es. alcuni milioni di Euro di propri mezzi finanziari nella costruzione di magazzini, dopo questi lavori sulla base della nuova regolamentazione dell’ICI si trovano a pagare un’imposta comunale sugli immobili che ammonta a cinque – dieci volte gli importi precedenti. Anche questa è concorrenza sleale!

Con poco meno di quaranta aziende e complessivi circa 2.900 addetti la Sezione alimentari in Assoimprenditori rappresenta uno dei settori più importanti dell’industria altoatesina. Rilevante è il suo contributo al gettito fiscale ed al prodotto interno lordo dell’Alto Adige, oltre alle esportazioni. Con l’attuale esonero dell’ICI a favore delle cooperative agricole questo importante settore economico, che può vantare una lunga tradizione, è sottoposto ad un’ulteriore pressione. Non si può condividere il fatto che in due magazzini adibiti allo stesso utilizzo venga calcolata diversamente l’ICI a seconda della forma giuridica del proprietario.

Assoimprenditori si appella, quindi, nuovamente ai decisori, affinché intraprendano tutto il possibile per evitare che l’industria alimentare altoatesina perda sempre più terreno. Con questo tipo di provvedimenti, come l’esonero dell’ICI, i titolari ed il management delle aziende alimentari non sono più in grado di superare gli svantaggi legati al territorio e la concorrenza soltanto con riorganizzazioni aziendali e risparmi. C’è bisogno anche della comprensione da parte politica.