Nel 2010 il Censis l’ha accreditato tra una delle prime dieci iniziative di eccellenza per l’innovazione in Italia: si tratta del Parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo, che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all’innovazione. Ispirato alla multisettorialità ed alla interdisciplinarietà, Kilometro Rosso è un campus che valorizza il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica, la complementarietà e la specializzazione. Kilometro Rosso, che prende il nome dalla facciata esterna dell’edificio che è tinteggiata di rosso, è stata la meta di una trasferta, organizzata recentemente dalla Sezione ICT di Assoimprenditori Alto Adige, su iniziativa del Presidente Karl Manfredi (Brennercom Spa).

Una quindicina di imprenditori e rappresentanti delle aziende della Sezione hanno visitato la struttura che offre tra l’altro servizi di sostegno e promozione dell’attività di R&S, nonché networking finalizzato a nuovi progetti. Nato nel 2003 da un’idea del fondatore della Brembo, Alberto Bombassei, il Parco ospita attualmente circa 40 società con complessivamente oltre 1.500 collaboratori; tali società sono attive in diversi settori, tra cui alta formazione, salute, energia ed ambiente, meccatronica, tecnologia dell’informazione e servizi per l’innovazione. Attualmente è occupata la metà dell’area a disposizione nel Parco. Nel giro di pochi anni Kilometro Rosso conta però di arrivare ad avere tra i 3.000 e i 3.200 addetti (ricercatori, tecnici, personale amministrativo e altamente qualificato), la metà dei quali costituita da giovani laureati e tra 60 - 70 realtà insediate (centri R&S, laboratori, aziende).

L’apparato amministrativo di Kilometro Rosso è limitato a cinque persone, che si occupano di raccogliere le domande delle aziende ed istituzioni interessate e creare poi i successivi contatti. Le società interessate ad insediarsi nel Parco hanno a disposizione l’infrastruttura e tutti i suoi servizi, che comprendono sale riunioni e conferenze, parcheggi, collegamenti internet, ecc. Le società devono, inoltre, disporre di un elevato potenziale di innovazione ed essere disposte a collaborare con gli altri partner del Parco. Solo in questo modo viene garantito che le sinergie vengano sfruttate al meglio.

Oltre alla struttura centrale del Parco scientifico tecnologico, la delegazione altoatesina ha visitato, in particolare, il Centro di ricerca e sviluppo della Brembo e l’Istituto di ricerca farmaceutica Mario Negri. Il gruppo è rimasto colpito dalla vasta gamma di attività presenti all’interno del Parco e dall’elevato standard innovativo. Gli imprenditori hanno, inoltre, portato a casa utili ed importanti suggerimenti per le proprie aziende.