Nella seduta di oggi (18 giugno) la giunta provinciale ha deciso di istituire in quattro comuni, inizialmente in via sperimentale a partire dal mese di luglio, lo Sportello unico per le attività produttive. A partire da gennaio 2013 gli sportelli dovrebbero essere attivi in tutti i comuni altoatesini. Si tratta di una delle sette misure che Assoimprenditori Alto Adige aveva proposto nella recente conferenza stampa indetta per chiedere la riduzione degli oneri burocratici a carico delle aziende.

Assoimprenditori apprende con soddisfazione questo primo passo nella direzione giusta, anche se le imprese italiane continuano a dover sostenere un peso fiscale e burocratico molto più alto rispetto ai loro concorrenti all’estero e ringrazia comunque la giunta provinciale per questo tentativo di snellire le procedure burocratiche.

L’Associazione ritiene che a questa misura ne debbano seguire ancora altre, a partire dalla semplificazione normativa, dal maggior coordinamento dei controlli nelle imprese da parte degli organi preposti, dall’introduzione anche in Alto Adige della Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività) e da una procedura più veloce nell’erogazione dei pagamenti alle imprese da parte dell’amministrazione pubblica.

Secondo le stime della Commissione europea, il costo della burocrazia per le imprese italiane oscilla tra i 70 e i 75 miliardi all’anno, pari al 4,6 percento del Pil nazionale. Oltre a determinare uno svantaggio competitivo rispetto ai concorrenti di altri Paesi, l’elevata burocrazia penalizza la capacità di attirare investimenti diretti dall’estero. Ma allo stesso modo ogni misura volta a ridurre gli oneri burocratici a carico di chi fa impresa in Alto Adige aumenta l’attrattività della location economica. E’ quindi decisivo continuare con decisione in questa direzione, si legge nella nota di Assoimprenditori.