Comunicato stampa - Poteva e doveva essere una manovra orientata al lavoro ed alla crescita, così come chiesto in maniera unitaria da imprese e sindacati, ma lo è stata solo a parole. “La legge di stabilità che sarà approvata dal Parlamento italiano è stata una grande occasione mancata”, commenta il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan (Pan Surgelati Srl).

“Sotto l’albero di Natale non ci aspettavamo certo dei regali, ma speravamo in provvedimenti più incisivi, che garantissero condizioni migliori ed uguali per tutti”, dice il Presidente di Assoimprenditori con riferimento in particolare a due temi: costo del lavoro ed Imu.

Il prelievo fiscale e contributivo sui redditi in Italia è il più alto d’Europa dopo il Belgio. “Il costo del lavoro a carico delle imprese è arrivato a livelli ormai insostenibili. Soprattutto non è più accettabile che per ogni ora di lavoro prestata, lo Stato incassi più di quanto riceva il dipendente stesso come retribuzione netta”. Il fondo taglia-cuneo che era stato inserito nella legge di stabilità su proposta di Confindustria e delle altre parti sociali doveva intervenire su questo elemento con una proposta molto semplice: destinare tutti i proventi della spending review alla riduzione delle tasse sul lavoro. “Ma invece di puntare su una priorità precisa, quella di creare nuova occupazione, si è preferita la vecchia logica delle misure ‘a pioggia’”, si rammarica Pan.

Capitolo Imu: nel testo della manovra rimane la penalizzazione delle imprese produttive a cui sarà consentita soltanto una detrazione del 30 percento a fronte dell’esenzione totale concessa alle imprese agricole. “L’esenzione per tutti sarebbe stata la soluzione migliore, perché avrebbe garantito a tutti parità di trattamento. La regolamentazione approvata invece, oltre a colpire i luoghi di lavoro per eccellenza come gli immobili produttivi, punisce soprattutto le imprese più in difficoltà. La detrazione Imu, infatti, non è possibile per le aziende in perdita. La detrazione, inoltre, non compensa gli aumenti rispetto al 2012. Le nostre imprese nel complesso pagheranno un’Imu maggiore dell’anno scorso”, spiega Pan.

Il Presidente di Assoimprenditori resta fiducioso che la competenza in materia di tributi locali assegnata alla Provincia di Bolzano possa far sì che si elimini questo squilibrio: “Ci auguriamo che l’Alto Adige possa fare ancora una volta da apripista. Se sapremo utilizzare questa nuova opportunità per sostenere davvero l’occupazione e le imprese, potremo essere da modello per l’intero Paese anche in questo campo”, puntualizza Pan.