Comunicato stampa - “Abbassare il costo del lavoro e ridurre gli oneri burocratici a carico di famiglie ed imprese è il miglior modo per far ripartire l’economia e creare nuovi posti di lavoro”. Così la Giunta esecutiva di Assoimprenditori Alto Adige nella sua riunione di questa settimana (4 febbraio 2014) ha promosso la proposta relativa agli sgravi fiscali presentata dalla Giunta provinciale. “Le proposte della Giunta vanno nella direzione giusta. Soprattutto è positivo che queste misure non comporteranno oneri burocratici aggiuntivi né per imprese e cittadini, né per l’amministrazione provinciale, perché valgono per tutti”, commenta il Presidente di Assoimprenditori Stefan Pan (Pan Surgelati Srl). La Giunta esecutiva ha chiesto che anche in futuro le regole siano semplici, chiare e trasparenti.

Gli imprenditori apprezzano il segnale della Giunta provinciale, anche se il bilancio provinciale ingessato per oltre l’80 percento da costi fissi e spese già decise negli anni passati consente un ambito di manovra molto ristretto. “Proprio per questo una rivisitazione della spesa pubblica è fondamentale. Se riusciremo a liberare ulteriori risorse, ci sarà infatti la possibilità di intervenire in maniera più decisa a favore di imprese e famiglie”, riassume Pan. Assoimprenditori ha già dato la propria disponibilità a presentare proposte in questo senso: i componenti della Giunta esecutiva ieri hanno ribadito di essere d’accordo con il taglio dei contributi a pioggia in cambio di una riduzione del carico fiscale.

Il Presidente di Assoimprenditori rileva con soddisfazione anche il nuovo clima di dialogo con la politica. “Questo confronto costruttivo è esattamente ciò che avevamo chiesto lanciando il messaggio “take down the walls” in occasione del nostro Ricevimento di inizio anno. I primi risultati dimostrano che è questo l’approccio giusto per introdurre le riforme di cui l’Alto Adige ha bisogno”.

Le misure prospettate prevedono una no-tax area di 20mila euro per l’addizionale regionale Irpef, una riduzione dell’Irap dello 0,1 percento per tutte le imprese ed un doppio intervento sull’Imu con l’esenzione della prima casa e una riduzione del 25 percento sugli immobili produttivi. Complessivamente gli sgravi ammontano a 93 milioni di euro.