Comunicato stampa - Attuare al più presto le riforme necessarie per tornare a crescere. E’ questo che le imprese chiedono da tempo per rilanciare competitività e occupazione. “Siamo consapevoli che le riforme spesso comportano dei sacrifici. Alle famiglie e alle imprese ne sono già stati chiesti numerosi. Proprio per questo è fondamentale che i primi a dare il buon esempio siano i politici, perché solo così si migliora l’accettazione da parte della popolazione”, spiega il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan (Pan Surgelati Srl).
Da questo punto di vista, la riforma dei vitalizi approvata dal consiglio regionale avrebbe dovuto essere l’occasione per dare un segnale forte. “La decisione dei due presidenti provinciali Kompatscher e Rossi di rivedere una normativa giudicata da tutti inadeguata è stata giusta. In questi mesi di dibattito abbiamo però visto quanto possano essere forti le resistenze ai cambiamenti e quanto sia difficile portare a termine una vera riforma. Per cambiare ci vuole coraggio, ma in questo caso la politica non ne ha mostrato abbastanza”, si rammarica Assoimprenditori.

Le modifiche apportate al regolamento dei vitalizi dei consiglieri regionali in molti punti sono state ridimensionate rispetto alle intenzioni iniziali. “Risulta ad esempio incomprensibile come, se da una parte sia stata presa la necessaria decisione di alzare l’età pensionabile a 67 anni, i consiglieri regionali potranno percepire il vitalizio già a partire dai 60 anni”, spiega Pan.

Il presidente di Assoimprenditori ricorda come assieme a tutte le categorie sindacali altoatesine sia stato sottoscritto un documento comune in cui si sottolinea l’importanza di rendere più efficiente la spesa pubblica. “Come rappresentanti delle imprese e dei lavoratori ci siamo trovati d’accordo che è indispensabile eliminare sprechi ed inefficienze permettendo di utilizzare al meglio le risorse disponibili. In quest’ottica cittadini e imprese hanno accettato molte decisioni difficili, perché sapevano che erano necessarie. Questo stesso spirito ce lo saremmo aspettati anche da parte della politica. La fiducia si crea con azioni concrete e con segnali che indicano con forza la direzione giusta in cui andare”, conclude Pan.