Comunicato stampa - L’export altoatesino continua a crescere: i dati dell’Istat pubblicati oggi (11 settembre 2015) certificano che le imprese locali puntano sempre più sull’internazionalizzazione. Per il terzo trimestre consecutivo il valore dei prodotti venduti all’estero ha superato il miliardo di euro. Su base annua (giugno 2014-giugno2015) è stato abbattuto il muro dei 4 miliardi. “Lo sforzo delle imprese locali è stato straordinario. Nel 2009 le esportazioni altoatesine erano pari a 2,8 miliardi di euro. Rispetto ad allora l’aumento è di oltre il 50 per cento – e questo in un periodo di rallentamento economico a livello globale”, sottolinea il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan (Pan Surgelati Srl).

L’internazionalizzazione ha protetto l’Alto Adige negli anni di crisi e sta trainando la ripresa degli ultimi mesi. “Le imprese esportatrici sono quelle che creano più posti di lavoro, investono maggiormente in innovazione e pagano stipendi più alti. Più riusciamo a rendere competitive le nostre aziende a livello internazionale, maggiori saranno le ricadute positive sul territorio in termini di occupazione e creazione di valore”, è convinto Pan.

Proprio per questo Assoimprenditori chiede di sfruttare tutti i margini di manovra per migliorare ulteriormente la concorrenzialità delle imprese locali. “In Alto Adige le esportazioni sono pari a circa il 20 per cento del Pil, mentre aree vicine come la Lombardia o il Tirolo il peso dell’export sul Pil è abbondantemente sopra il 30 per cento. L’Alto Adige ha tutte le potenzialità per raggiungere questi risultati. Serve quindi un ulteriore sforzo comune da parte di imprese e pubblica amministrazione. Le aziende devono puntare ancora di più su nuovi mercati e cercare di mettersi in rete per sfruttare sinergie. Spetta invece alla politica agire sui fattori competitivi strategici come carico fiscale, costi dell’energia, efficienza della pubblica amministrazione e raggiungibilità del territorio”, è l’appello di Pan.

11 settembre 2015