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Settore alimentare: qualità, collaborazione e innovazione sono garanzia di successo
Comunicato stampa congiunto - Assoimprenditori Alto Adige e Südtiroler Bauernbund
Con un apporto dell’8 per cento al PIL, un valore aggiunto di oltre 1,5 miliardi di euro e migliaia di occupati il settore alimentare – agricoltura compresa – è uno dei comparti economici più importanti in Alto Adige. Per avere successo anche in futuro, c’è bisogno di una cooperazione ancora maggiore, di prodotti con una qualità sempre elevata, di nuovi mercati e di innovazione, hanno sottolineato i partecipanti al convegno sul settore alimentare che si è tenuto oggi (2 ottobre 2015) a Bolzano.
Pochi altri settori possono presentare numeri simili al settore della produzione e lavorazione di alimenti e bevande. “Gli occupati sono 27 mila, il valore aggiunto prodotto è pari a 1,5 miliardi di euro, il valore delle esportazioni è di 1,3 miliardi euro, il 32% dell’export complessivo”, ha spiegato il direttore dell’IRE della Camera di commercio di Bolzano, Georg Lun. Il settore alimentare grazie ai suoi marchi e alle sue imprese è un ambasciatore dell’Alto Adige nel mondo: questo è stato sottolineato oggi nel corso del convegno sul settore alimentare organizzato da Assoimprenditori Alto Adige e Südtiroler Bauernbund.
Per restare competitivi, saranno però necessari ulteriori sforzi. “La conquista di nuovi mercati è la strada da percorrere per continuare a crescere. Per riuscirci, le nostre imprese puntano su qualità dei prodotti, sostenibilità ambientale e innovazione continua: è questa la strategia da seguire anche in futuro”, ha affermato il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Stefan Pan sottolineando che in questo campo l’Alto Adige può fare da modello per altre regioni.
Sfruttare maggiormente le sinergie.
La forza dell’economia locale sta soprattutto nel fare squadra tra imprese e comparti economici diversi ed è su questo che bisogna puntare maggiormente sfruttando ancora di più le sinergie tra realtà piccole e medio-grandi, che non sono in contrapposizione tra loro ma vanno viste come un insieme, ha aggiunto Pan. Tra l’agricoltura come settore primario e l’industria alimentare questa collaborazione funziona già molto bene: il valore dei beni primari prodotti dall’agricoltura per la lavorazione all’interno dell’industria alimentare e delle bevande è pari a 350 milioni di euro. “Grazie all’elevata qualità dei prodotti agricoli, questo valore è destinato a crescere ulteriormente: le imprese mostrano grande interesse verso i nostri prodotti come le mele o il latte”, ha sottolineato il Presidente del Südtiroler Bauernbund, Leo Tiefenthaler.
Il settore alimentare negli ultimi decenni, grazie anche alle misure della politica a favore delle zone rurali, ha contribuito in maniera determinante alla creazione e al mantenimento di posti di lavoro in periferia, ha detto da parte sua il Presidente della giunta provinciale, Arno Kompatscher.
Ambasciatore dell’Alto Adige nel mondo
All’estero il “marchio Alto Adige” ha un’ottima immagine, soprattutto per quanto riguarda i prodotti alimentari, mentre può essere ancora rafforzata l’immagine dei prodotti locali all’interno dei confini provinciali. Un contributo importante per far conoscere i prodotti altoatesini all’estero è stato dato dall’EOS-Organizzazione Export Alto Adige, che da anni promuove il “made in Alto Adige”. Secondo il direttore dell’EOS Hansjörg Prast in futuro saranno decisivi due elementi: l’origine regionale del prodotto e la ricerca di nicchie di mercato.
Ma la provenienza del prodotto da sola non basta per poter competere sul mercato. “Deve essere garantita anche la qualità, altrimenti il consumatore preferisce marchi famosi ai prodotti locali”, ha aggiunto Marcello Poli, amministratore delegato del Gruppo Supermercati Poli. La collaborazione con gli operatori del commercio al dettaglio locali è decisiva, perché il potenziale di successo dei prodotti locali dei piccoli produttori risiede soprattutto nella propria regione.
Un ulteriore fattore di successo su cui puntare ancora di più è la ricerca. “L’innovazione è un fattore competitivo fondamentale nell’economia globale, anche nel settore agricolo. Negli ultimi 40 anni le innovazioni portate avanti dalla Laimburg nella frutticoltura e nella viticoltura hanno contribuito al successo di questi settori”, ha detto Michael Oberhuber, Direttore del Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg. La ricerca è stata progressivamente ampliata su tutti i tipi di coltivazione rilevanti per l’Alto Adige. Lo sviluppo di capacità di ricerca per il settore alimentare permette ad imprese di tutte le dimensioni di intraprendere strade nuove e mettersi in competizione sui mercati globali. Un importante contributo, così il Presidente della Provincia Kompatscher, arriverà dal nuovo parco Tecnologico che annovera proprio il settore alimentare tra i suoi ambiti di ricerca.
Un ruolo sempre più rilevante è quello assunto dalla sostenibilità. I consumatori oggi vogliono sapere, dove e come vengono prodotti gli alimenti: in questo campo l’Alto Adige ha un ruolo di apripista che va rafforzato ulteriormente per rendere ancora più competitive le imprese locali.
2 ottobre 2015